Tematica Animali preistorici

Mammuthus meridionalis Nesti, 1825

Mammuthus meridionalis Nesti, 1825

foto 320
Foto: Ghedo
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Proboscidea Illiger, 1810

Famiglia: Elephantidae Gray, 1821

Genere: Mammuthus Brookes, 1828

Descrizione

Le dimensioni erano notevoli anche rispetto alle specie attuali di elefanti; gli esemplari adulti raggiungevano infatti 4.50 metri di altezza e 6 metri di lunghezza ed un peso di circa 7 tonnellate, circa il doppio di un elefante asiatico. L'aspetto era simile a quello degli elefanti viventi fatta eccezione per le zanne (dette difese) più lunghe e per una diversa inclinazione del dorso. Caratteristici sono anche i grossi denti molari, tre per quadrante, costituiti da strette lamelle di avorio utili alla triturazione di grandi quantità di vegetali. Il terzo molare diviene funzionale solo quando il primo è usurato, mantenendo costante la superficie utile alla masticazione. Il diretto antenato di questo animale si ritiene possa essere stato Mammuthus subplanifrons apparso nel Pliocene. Da qui i rapporti evolutivi si fanno più incerti, ma sembra che dal meridionalis sia disceso Mammuthus trogontherii, che a sua volta diede origine a Mammuthus primigenius (il mammut lanoso) sopravvissuto fino a circa 4.000 anni a.C. I ritrovamenti di fossili riferibili a questa specie sono molto numerosi in Italia (molari e zanne). Al Museo Nazionale d'Abruzzo, a L'Aquila, è conservato un esemplare, rinvenuto 1954 nel comune di Scoppito (AQ), molto ben conservato e praticamente completo. Due crani provenienti dal Valdarno sono conservati nel Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università di Firenze. Uno scheletro completo è in Stavropol State Museum. Uno scheletro non completo è in mostra anche al Museo Paleontologico di Montevarchi. Prima dell'imporsi del concetto di evoluzione e della geologia moderna le popolazioni che abitavano le aree interessate dal ritrovamento di fossili di meridionalis, soprattutto nel Valdarno, tendevano a dare spiegazioni fantasiose sulla loro origine come conferma John Murray nella sua Guida del Centro Italia del 1843: «A Montevarchi ha sede l'Accademia Valdarnese il cui museo ospita una ricca collezione di fossili che merita una visita da parte del viaggiatore che si interessa di scienza. Ma gli abitanti, che ignorano la storia naturale, sostengono che per questa via sia passato Annibale e dunque ritengono che quelle ossa siano i resti degli elefanti cartaginesi».

Diffusione

Originaria dell'Asia Minore, che entrò in Europa nel Pleistocene inferiore ed era molto diffusa nel territorio della penisola italiana all'inizio del Quaternario.

Sinonimi

= Archidiskodon meridionalis = Mammuthus gromovi Alexeeva & Garutt, 1965 = Mammuthus meridionalis ssp. vestinus = Mammuthus merifionalis ssp. voigtstedtensis Dietrich, 1965.

Bibliografia

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01091 Data: 25/11/1966
Emissione: Animali preistorici
Stato: Romania
05603 Data: 16/04/2018
Emissione: Il Museo Geologico di San Pietroburgo
Stato: Guinea-Bissau
Nota: Emesso in un foglietto di 5 v. diversi